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Scienze 2021

Scienze della vita e autodeterminazione
Modulo in presenza (Centro delle donne – Bologna) e a distanza con diretta on line

Cosa

Viviamo l’epoca della realtà accelerata e siamo tutte/i già dei tecno-corpi, mentre la sesta estinzione di massa e il cambiamento climatico stanno a tal punto cambiando la vita sulla Terra da aver spinto alcuni a parlare di Antropocene, altr* di Capitalocene. Le relazioni tra corpi, ecosistemi e tecnologie è al centro delle evoluzioni che caratterizzano le scienze umane e le scienze naturali: il binomio “neoliberismo – nuove tecnologie della vita e dell’informazione” ha effetti che si sostanziano in differenti posizionamenti e metamorfosi delle relazioni sociali, delle soggettività, del Pianeta.
Scopo del corso è pertanto quello di analizzare le interconnessioni tra la riproduzione biologica e sociale della specie Sapiens, la materia – vivente e non – e le innovazioni scientifiche in relazione al capitalismo, tenendo traccia dei mutamenti occorsi nella storia del pensiero. Le lezioni offriranno una panoramica critico-filosofica delle frontiere aperte dalle scienze della vita in ambito medico-normativo, culturale, sociale ed economico, per giungere all’affermazioni di nuove ontologie e politiche eco/cyborg/transfemministe.
Durante le prime lezioni si interrogherà l’approccio umanista, per comprendere in che misura esso sia in grado di seguire il ritmo dei mutamenti dell’umano innescati da crisi ecologica e crescita senza limiti del capitale. Al contempo, si indagheranno le ragioni dell’approccio postumanista, tornando alle sue radici e seguendone i recenti sviluppi, soprattutto nel campo delle pratiche e delle teorie femministe (R. Braidotti, F. Ferrando).
Verranno perciò introdotti i concetti chiave del poststrutturalismo francese e del femminismo neo-materialista. I poststrutturalisti (M. Foucault, G. Deleuze e F. Guattari) ci aiuteranno a dismettere le tradizionali lenti dualiste e antropocentriche della filosofia morale, fornendoci una cassetta degli attrezzi in grado di concettualizzare le zone intermedie tra l’umano, il naturale e il macchinico. La categoria di biopolitica rappresenterà il punto di partenza per esplorare l’articolazione reciproca della razionalità scientifica occidentale e del capitalismo avanzato (N. Rose, M. Turrini, S. Rajan, M. Cooper). Le epistemologie e le filosofie femministe della scienza (S. Harding, D. Haraway) ci aiuteranno a superare le tradizionali dicotomie oppositive “natura vs cultura” e “umano vs non-umano”.
La seconda parte si concentrerà sui nessi che catturano sessi e specie seconde nei flussi schizofrenici del capitalismo avanzato, tra medicina rigenerativa&riproduttiva ed esclusione onto-etico-espistemologica delle alterità. Dal Medesimo all’ibrido, per una giustizia riproduttiva che sia ecologica e multispecie. Lezioni sull’ecologia politica e lezioni tenute da biologhe e ginecologhe prenderanno in esame i concatenamenti material-semiotici che si intrecciano nella direzione di un ecofemminismo in cui il non-umano non soccomba in nome della riproduzione e della rigenerazione dell’Uomo. Le riflessioni si muoveranno verso il riconoscimento di quei complessi moti di differenziazzione che si danno nella materializzazione semio-materiale del Pianeta, in cui individuale e collettivo, sociale e ambientale si intra-producono in entanglement naturculturali e continuisti (Haraway, Barad, Povinelli, Tsing, Alaimo, Colebrook, Kirby).
La terza parta si occuperà di tracciare vie di fuga eco-queer e postumane, abbracciando l’etica affermativa e spingendosi oltre l’eccezionalismo umano e l’estrattivismo neoliberista: soggetti non conformi, fantascienza, etiche multispecie ed esperimenti Do It Together. Che mondo possiamo pre-figurare? Che generi di futuro e che futuri per i generi non eteronormati?

È possibile seguire le lezioni anche effettuando l’iscrizione al singolo modulo o iscrivendosi come uditrice.

Mappa didattica – i temi in discussione e le docenti invitate. Per un’idea dei contenuti vedi anche le edizione 2020, 2019 e 2018

2 ottobre
Introduzione materialista per contesti bio/info-mediati (A. Balzano, E. Bosisio, I. Santoemma)
Che cos’è la scienza: a partire da Deleuze e Guattari per tornare a Spinoza. Alla ricerca di filosofie che superino la dialettica “natura-cultura”. Dalla dichiarazione spinozista “la prima idea della mente è il corpo” alle epistemologie femministe, passando per la standpoint methodology di Sandra Harding e il cyborgfemminismo di Haraway.
La produzione di saperi di potere, corpi mostruosi e desideri anomali: la normalizzazione delle persone non eteronormate e la doppia ingiunzione medico-giudiziaria (Gli anormali, Foucault).
Deleuze e Guattari: scienza minore e scienza maggiore, psicanalisi e istituzione della famiglia nucleare eterosessuale (L’anti-Edipo, Millepiani).
Il controllo di sessualità e riproduzione tra anatomo-politica e biopolitica: dai totalitarismi al neoliberismo (Foucault, Bisogna difendere la società, La volontà di sapere, Nascita della biopolitica).

9 ottobre
La vita come plusvalore e il biolavoro transpecie (A. Balzano, E. Bosisio, I. Santoemma)
Neoliberismo e scienze della vita tra XX e XXI (Rose, Cooper): l’estrazione di plusvalore dalla vita in sé tra rivoluzione post-industriale e industria biotech.
Riterritorializzazione delle lotte femministe: la scuola di Chicago e l’esternalizzazione della riproduzione
nel quadro della femminilizzazione del lavoro (Cooper e Waldby, Haraway)
Mammifere cyborg e biolavoro transpecie. Dolly, Rosita, Hela e i batteri della Crispr-cas9: la riproduzione e la rigenerazione dei Sapiens per conto specie seconde e a costi etici azzerati (Balzano).
Agency multispecie: sondare le capacità agenziali del non-umano. Breve storia di come la CRISPR sia potenziale terreno di simpoiesi in ottica femminista e neomaterialista. Biotecnologie più che umane per futuri transpecie e zoe-geo-tecno soggettività.

16 ottobre
Postumane e compostiste tra sesta estinzione di massa e grande accelerazione (A. Balzano, E. Bosisio, I. Santoemma)
Geneaologia del Sapiens. Ibridazioni: siamo sempre state/i altre/i. Da dove viene l’alterità e perché è inappropriata/bile (Haraway, Marchesini, MacCormack, Timeto) verso il postumano (Braidotti). Primo accenno verso una disambiguazione di trans e post cercando occorrenze e significati ontologici fra trascendenza e immanenza.
Disambiguiamo: postumano, compost, humus, transumano. Perché Rosita è più postumana di Primo e perché il postumanesimo femminista non è un transumanesimo.
Il concetto di geontopotere per analizzare la governance naturculturale del tardo liberalismo (Povinelli). Sussunzioni e lines of flight per gli entanglement simpoietici tra i flussi schizofrenici del capitalismo e le onto-etico-espistemologie multispecie e trans-regno del femminismo neomaterialista/neomarxista (Tsing).

23 ottobre
La giustizia riproduttiva tra scienza e biodiritto (A. Balzano, E. Costantino, A. Pompili, T. Roma)
La libertà di non riprodursi dal Secondo Sesso di Simone de Beauvoir alla tesi filosofica di Thomson in difesa dell’aborto, passando per Carla Lonzi e i manuali di Self-Help.
La medicalizzazione della gravidanza e la costruzione di un discorso sulla maternità dal XIX sec. ai dispositivi di visualizzazione e di auto-terapia di XX e XXI secolo.
Legge 194/78, interruzione volontaria di gravidanza, RU486 e obiezione di coscienza.
La narrazione della fertilizzazione per un approccio critico alla biologia cellulare. La contraccezione ormonale maschile. Riproduzione assistita tra tecniche attuali e sviluppi futuri: fecondazione in vitro, gestazione per altre/i, gameti e uteri artificiali. In bilico tra mercificazione del biologico e autodeterminazione delle donne: oltre il divieto di surrogacy.

30 ottobre
Giustizia riproduttiva transpecie e futuri ecofemministi (A. Balzano, E. Bosisio, I. Santoemma)
Make kin not population: aborto libero-sicuro-gratuito e parentele postumane per fronteggiare le sfide della Grande accelerazione umana (Haraway) al tempo della sesta estinzione (Balzano).
Feminist Science Fiction: Marge Piercy&Luciente, Haraway&The Children of Compost: immaginazione e politica femminista verso futuri e mondi più salubri per le alleanze multispecie.
Dalla fabulazione alle pratiche incarnate: le est/etiche dell’esistente tra Calafou, l’Institute of Queer Ecology e lo Xenofemminismo di Laboria Cuboniks. Alla ricerca di equilibri per uno sguardo etico-onto-epistemologico: illustriamo pratiche per tenere insieme epistemologie postumaniste e compostiste ed esperimenti di cura eco-queer (Puig de la Bellacasa, Helen Hester).

6 novembre
Studi transfemministi e Trans Studies (A. Ferrante, L. Virtù, S. Voli, V. Greco)
Cos’è il transfemminismo? Com’è il transfemminismo? Dov’è il transfemminismo? Cercheremo di esplorare i significati e le esperienze del transfemminismo nelle teorie e prassi critiche contemporanee tracciando una breve storia del transfemminismo e inquadrando alcuni dei concetti principali che caratterizzano gli studi trans al fine di pensare le prospettive transfemministe e trans come contro-epistemologie e metodologie. Lavoreremo sulla creazione di nuove genealogie e nuove bibliografie non esclusivamente angloamericane. Cercando di far passare queste conoscenze dai nostri corpi discuteremo collettivamente alcuni materiali, per capire attraverso un sapere incarnato i modi in cui il transfemminismo può attraversare la nostra ricerca, le nostre esperienze vissute e le nostre pratiche politiche.

 

Mappa didattica

Quando

dal 2 ottobre al 6 novembre, il sabato dalle 9.30 alle 13.30 - presso il Centro delle donne, Biblioteca italiana delle donne (Via del Piombo 5, Bologna, Emilia-Romagna) e a distanza con diretta on line

Coordinatrici