Rosanna Oliva de Concilis

Bio


Appena laureata in Scienze politiche e sociali all’Università la Sapienza, con un proprio ricorso, patrocinato dal Professor Costantino Mortati, ha ottenuto la sentenza della Corte Costituzionale n. 33 del 13 maggio 1960, la prima e una delle più importanti in materia di parità tra uomo e donna, che ha eliminato le principali discriminazioni per l’accesso ai pubblici uffici. Per tredici anni funzionaria dello Stato, nell’Amministrazione finanziaria. Ha svolto numerosi incarichi, dapprima come Commissario regionale dell’IPAB Conservatorio Santa Caterina della Rosa, che ha risanato, aprendo La casa degli zii, per l’accoglienza di bambine e bambini anche neonati, poi come Consulente giuridica prima alla Camera e poi al Senato, nella XII e nella XIII Legislatura. Dal dicembre del 1999 al giugno 2001, Segretario particolare del Sottosegretario, prima all’Interno e poi alla Sanità. Dal 2001 al 2003 ha svolto la parte giuridica della ricerca dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali su: Modalità organizzative delle strutture di assistenza palliativa e integrazione delle stesse nella rete dei servizi territoriali. Dal 1974 a oggi all’attività professionale ha aggiunto un costante impegno volontario, in difesa dell’ambiente, per la valorizzazione dell’informatica e delle nuove tecnologie e a favore delle donne, dei bambini e dei soggetti più deboli, con particolare attenzione alla loro salute. Nel 2006 ha fondato, e ne cura tuttora il BLOG, l’Associazione di promozione sociale “Aspettare stanca”, rivolta all’affermazione e alla promozione della presenza delle donne in politica e nei luoghi decisionali. Nel 2010 ha promosso il Comitato 503360, con oltre quaranta tra Associazioni, Enti e Organismi e dodici Università, per le celebrazioni del cinquantenario della sentenza della Corte Costituzionale n. 33 del 13 maggio 1960.
Presiede la Rete per la Parità associazione di promozione sociale, nata dopo le celebrazioni del 2010, che, avvalendosi anche di un Comitato scientifico, promuove iniziative per rendere effettiva la parità in Italia e attivare un ponte tra le generazioni, diffondendo nelle scuole e nelle università la consapevolezza sulla condizione delle donne in Italia e nel mondo. E’ socia fondatrice del Comitato Pari o Dispare, costituito nel dicembre 2009, che intende analizzare la discriminazione di genere sul lavoro.